Consideriamo il Fun Palace come spazio e non come architettura.

Promuoviamo un uso specifico dello spazio generato dalle intersezioni e dallo sviluppo nell'interstizio.

Cerchiamo un uso pratico dello spazio.

Come Paolo Soleri, crediamo nella liberazione dell'esistenza umana dal vincolo della superficie.

Ci basiamo su piani circolari sovrapposti verticalmente, definiti in base alla posizione e alla direzione dell'aria.

Ci basiamo sui requisiti di privacy, luce, ventilazione, acqua ed energia per stabilire le relazioni tra gli elementi del sistema.

Colleghiamo i piani circolari generando tubi.

Accettiamo interstizi e intersezioni impreviste per generare spazi di accumulo.

 Il collegamento tra i tubi avverrà nel punto mediano.

Generiamo circolazioni diagonali che collegano l'intero sistema, mentre al livello superiore si trova il punto di maggiore connessione.

Cerchiamo la centralità perché riteniamo che sia il modo migliore per collegare.

La nostra architettura si basa sull'organizzazione dei flussi di materia ed energia con lo scopo di coltivare e ricercare.

Vogliamo generare un sistema di ripiani esterni e interni con un interno vertebrato che serva alla circolazione delle persone e dell'aria.

Accettiamo la necessità di un doppio tubo per asse per generare sia interni che esterni.

 Riconosciamo il terreno come un bene primario.

Utilizziamo la minor superficie possibile per incorporare il nostro sistema e sfruttiamo i venti dominanti del luogo.

Posizioniamo gli assi lungo il perimetro dell'area da colonizzare.

È fondamentale utilizzare il bordo per generare circolazioni interne, liberando il livello zero per usi più pubblici, come mostra Kisho Kurokawa in Agricultural City.

Affermiamo che la coltivazione idroponica utilizza la minor quantità di suolo.

Riconosciamo le sue problematiche e generiamo un intero sistema di ventilazione naturale all'interno di ogni coppia di tubi.

Promuoviamo lo sviluppo e la ricerca di nuove tecniche agricole.

Crediamo nella forza della ricerca.

Crediamo nella necessità di un cambiamento.

Crediamo in un mondo che può cambiare se stesso.

Crediamo che chiunque, ovunque si trovi, possa creare il proprio AgroPalace.

Agro Palace

Barcellona, Spagna

2023

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Museo Nivola